Itinerari
La
Ciociaria
mette
a
disposizione
degli
appassionati
centinaia
di
percorsi
che,
spesso,
sono
sconosciuti
e
difficili
da indivisuare.
Per
comodità
abbiamo
suddiviso
la
provincia
in
aree,
legandole
alle
catene
montuose.
Ovviamente,
in
alcuni
casi,
abbiamo
dovuto
«forzare
la
mano»
collegando
località
di
pianura al gruppo montuoso geograficamente limitrofo.
I Monti Simbruini (sub imbribus - sotto le piogge), toccano la provincia di
Frosinone nella parte terminale e segnano il confine tra i Monti Carseolani
(Roma), l’Abruzzo, i Monti Càntari (Ernici), i Monti Affilani e la Valle Latina. L’area
è sopposta a tutela grazie al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini.
La catena dei Monti Ernici segna il confine tra Lazio meridionale ed Abruzzo, e
separa i bacini idrografici dell’alto-medio Liri (a nord-est) e del Sacco (a sud-
ovest).
Numerose le vette che superano, o sfiorano, i 2000 metri: M. Passeggio (2063
m), Pizzo Deta (2041 m), M. Fragara (2005 m), M. Ginepro (2004 m), M.
Pozzotello (1995 m) e La Monna (1952 m).
La Valle di Comino è limitata a nord-est dalla dorsale delle Mainarde che
rappresentanno il «versante laziale» del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e
Molise. Un’area montana estremamente importante sia dal punto di vista della
natura sia per la salvaguardia dei «mestieri della montagna».
Il Monte Cairo era denominato anticamente Mons Clarius perché là sorgeva un
tempio dedicato ad Apollo (Clarius) dove oggi sorge l'abbazia di Montecassino e
costituisce la vetta principale del massiccio del Monte Cairo, che è un gruppo
indipendente da altre catene montuose. Tale Massiccio si estende per circa
16–18 km dall'alta valle del Melfa alla strada Roma-Napoli. Il complesso degli
elementi geologici è di origine calcarea e risale al periodo giurassico e cretaceo.
Le sue cime sono brulle a differenza dei fianchi invece parzialmente boscosi.
Il Parco Naturale dei Monti Aurunci vanta un territorio eterogeneo, compreso in
una fascia altimetrica che va dalla pianura a circa 30 metri sul livello del mare
fino alla quota di 1535 metri sul livello del mare del Monte Petrella che si erge a
poca distanza dalla costa. La catena dei Monti Aurunci possiede un misterioso
fascino, segnando la conclusione del più importante sistema montuoso del
Preappennino Laziale, di cui fanno parte anche i Monti Lepini e i Monti Ausoni.
Gli Aurunci hanno la particolarità di essere l'unica catena montuosa laziale ad
affacciarsi direttamente sul Mare Tirreno con vette che superano i 1.500 metri.
… tra l’Appennino e il mar Tirreno, i Lepini sono un luogo dove i ritmi calmi della
vita convivono senza screzi con i frutti della modernità.
‘Lepini’ deriva probabilmente dal latino ‘lapis’, la pietra che caratterizza queste
montagne di bianco calcare del Lazio e la catena montuosa si estende dai colli
Albani ai monti Ausoni. Sono geologicamente collegati agli Appennini ma, la
vicinanza del mare, ha creato una grande varietà di microclimi e di vegetazione.
Questi monti hanno una particolarità importante e unica nel centro Italia, sono
caratterizzati dal fenomeno del carsismo ... (www.compagniadeilepini.it)
La provincia di Frosinone è attraversata da numerosi percorsi, molti dei quali
rappresentano tratte di percorsi più lunghi e complessi.
Questi itinerari si evolvono costantemente con variazioni che pian piano stanno
pèortando ad eliminare i tratti asfaltati, aumentandone il valore naturalistico ed
escursionistico
Percorsi culturali
In costruzione
Arrampicare in Ciociaria
In costruzione
Il gruppo montuoso dei Monti Ausoni appartiene al pre appennino laziale e
insieme ai monti Lepini ed ai monti Aurunci rappresentano un’unica dorsale,
separata dalla catena appenninica principale dalla valle del Sacco.
I Monti Ausoni si estendono dalla piana del fiume Amaseno alla zona di Fondi -
Lenola e confinano con i monti Lepini a nord e i monti Aurunci a sud nel
territorio tra le province di Latina e Frosinone.
Le aree protette della provincia sono 14, tra Parchi nazionali, Parchi Regionali,
Riserve Regionali e Monumenti Nazionali. A questi si aggiunge una lunga lista di
«Zone a Protezione Speciale» e «Siti di Interesse Comunitario».
Questa regolamentazione garantisce un sistema di protezione delle aree
naturalistiche e montane.